La Macedonia è entrata nella storia greca con Aminta, il figlio di Alessandro I (498-454 aC). Durante le guerre mediche egli si schierò con gli Ateniesi che, in cambio, lo nominarono filoellenico ed eressero una statua d'oro in suo onore a Delfi. Gli ultimi re di Macedonia portarono progresso e prosperità per la Macedonia, che raggiunse il suo apice con Alessandro Magno.

Colui che aveva organizzato la Macedonia come uno Stato contemporaneo, per il suo tempo, e piantato le radici per il più grande Stato della Grecia fu suo padre, il re Filippo II (357-336 aC). Filippo II unì tutti i greci e i macedoni e creò una base di potere per suo figlio Alessandro, che conquistò gran parte dei territori conosciuti, rendendo la Macedonia il cuore e l'anima diell' epoca ellenistica. L'Impero Romano ha significato la caduta della Macedonia, il cui destino è da allora in poi collegato all' Impero Bizantino.

Durante questo periodo la Macedonia subì molti attacchi e invasioni dai suoi vicini, i barbari Unni e Slavi seguiti dai Franchi nel XIII secolo.

Dopo una breve occupazione da parte serba, la Macedonia viene conquistata nel XIV secolo dai Turchi e questa dura occupazione durò fino alla Rivoluzione del 1821 in cui i Macedoni hanno mostrato la loro abilità militare, ancora una volta. Purtroppo la creazione dello Stato greco nel 1826 non comprendeva la Macedonia. Gli abitanti hanno continuato la loro lotta contro l'occupazione turca fino alle guerre balcaniche e infine divenne parte della Grecia nel 1913.