I primi segni di frequentazione durante le ere preistoriche si trovano nelle aree di Feneou, Stymfalia, Nemea, il lago Vouliagmenis di Loutraki, ma principalmente l'insediamento di Korakos all'uscita ovest della città di oggi di Corinto.

Gli scavi hanno mostrato la prova di un insediamento del quinto millennio aC che fiorì fino al II millennio aC quando la sua scomparsa è documentata. Nel 1900 aC, la costa di Corinto è abitata dagli Ioni, mentre la parte sud dagli Arcadi. Nel 1500 aC gli Achei appaiono in tutta l'area di Corinto e vengono creati i primi centri micenei.

Nel 1200 aC i Dori invadono il Peloponneso. Nel 433 aC una serie di conflitti e di vendette tra le due città greche e le loro colonie hanno portato alla seconda guerra del Peloponneso. Così nel 429 aC la flotta di Corinto non riuscì a sconfiggere gli Ateniesi durante una battaglia di mare a nord-ovest di Patrasso, mentre nel 425 aC lo sbarco dell'esercito ateniese ha portato alla loro sconfitta, anche se nel 424 aC erano in grado di recuperare Megara dagli ateniesi.

Nel 146 aC i Romani conquistarono la città di Corinto. Massacrarono tutti gli uomini, le donne e i bambini venduti come schiavi, depredarono la città e, infine, le appiccarono il fuoco.

Durante la fine del primo millennio aC, Corinto conobbe una grande crescita industriale, che ha portato grandi ricchezze, ma fu anche la causa della invasione normanna del 1146.

Il 14 marzo 1821, a San Giorgio di Zaholis fu innalzata la bandiera della rivoluzione, che portava i simboli della Eteria Filiki.

Infine, dopo la battaglia navale di Nauarino, nel mese di ottobre del 1827, l'esercito di Ibrahim invase il Peloponneso e la Corinzia fu liberata costituendo il nucleo della prima nazione greca, la cui indipendenza è stata riconosciuta ufficialmente il 22 gennaio 1830.